Ivan Cattaneo
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Big-bang Anno 2077

Ivan Cattaneo


Dipingo universi e mostri simpatici
E inghiotto canzoni che non portano a niente
Così mentre tu mi inviti al decimo assaggio d'amore
I tre elefanti gialli incominciano la danza
Degli «atomi & molecole»
Sono formica diabetica pronta ad approfittare
Di ogni momento mieloso
Qui non esiste proprio più niente da fare…solo godere
Non devo più muovere un dito…se non che io lo voglia
Ho tanto tempo con me…tutto il tempo è per me
Le fabbriche-automatiche hanno coperto di erba
I loro tetti per rimediare al pezzo di prato rubato
Tutto è perfetto…la macchina sta lavorando per me
Regalamdomi benessere
Ed io sono il castoro ai beni di consumo
Quando scendo per strada tocco chi voglio…
Ci si può stendere anche
Sull'asfalto e di sera mi riempio il palato di fiori
Mentre guardo una fiaba a colori in tv
Sollevo il telefono ed il suo tu…tu…tu…
Mi dà il la per l'accordatura
Alla mia chitarra invertita
Oh! le morali melliflue dei radar maliziosi
Sono molto lontane
Non c'è più niente da urtare…
Non c'è più niente contro cui lottare
Così la mia logica di fragola ha scelto campi d'acacia
E rinoceronti viola che danzano
Lungo precipizi ricolmi di zucchero
Gli eserciti shockanti dei generali-finocchi
Fanno spedizioni d'amore
Per collaudare nuovi ragazzini su giove
Il filo di arianna si è spezzato
Ed i fiumi escono disobbedienti dal loro letto
Per amoreggiare nel letto di altri
Mentre nelle piazze di russia e di cuba
I corpi freschi si annodano in amore
Grandi palazzi di cristallo verde
Che si estendono lungo praterie dai tramonti di seta
Ospitano simpatici esseri affannosamente occupati
In orgasmi di condominio
Oh! luna marte nettuno…non sono più vergini
E non lo siamo più nemmeno noi…
Teneri ragazzini dai culi spaccati!
La memoria-boomerang riconduce spesso sino
Al big-bang esplosione e genesi dell'universo
E della nostra vecchia signora rugosa terra
Ma adesso i ragazzi posseggono le loro madri
E i loro padri sanno amare anche altri padri
La chiesa cattolica ha trovato dio su saturno
Amerai iddio tuo come te stesso! l'hai mai pensato?
Potresti essere tu stesso…o tutti noi…
Tutti noi siamo dio!
Vecchi presidenti e regnanti delle antiche nazioni
Posseggono ora piccoli orticelli e colonie
Anche nel giardino del vicino.
Questa sera sono arrivato troppo presto
Alla tua casa di vetro
Così ho amato per l'ennesima volta
Oh! non ricordo se fosse tuo padre o tua madre
Ma ti volevo dire che qualcosa non quadra
Dicono che per arrivare alle porte del paradiso
Da dove ci hanno scacciato
Non bisogna andare avanti
Altrimenti ci si allontana sempre più…
C'è proprio qualcosa che non quadra…
Io sono veramente stanco
Oh! dammi una gomma per cancellare l'universo

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