Gli Inquilini
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Un Altro Giorno All'inferno

Gli Inquilini


Kento
Calabrisi business negli states in ny city si dice non c’è crisi ma amici pimpin ain’t easy in pratica la cadillac è una bara a leasing espliciti gli inviti delle bitches nei miei vicoli porta rispetto al talent scout del ghetto da cameriere a puttane dal bar a star dentro a sto letto e rido quando vedo il pimp in video come in divo io tengo a ruota di roba chi ruba il corrispettivo io vivo a little italy e ho testa sopra i testicoli perché oggi hai necrologi se eri ieri sopra i titoli ciononostante io vivo alla grande per ardere un istante agli altri il consumarsi lentamente conosco i bassifondi so i posti dove nascondermi ho appresso smith e wesson per adesso man think positive livin la vida loca ma è droga più di una spada non ci ricorderete come comete sul cielo di strada.

Profeta matto
Tutti li giorni piove catrame - e sento solo raffiche de vento fredde come lame e' ora da fa' a cazzotti pe' 'n tozzo de pane - e si questo e' l'inferno e' fatto solo de disperazione i mostri de cemento so' 'n esperimento annato a male - scarto de 'n sistema inumano e artificiale semo esseri umani, no bacarozzi der cazzo - dolore e miseria segnano a vita, appuzzano l'aria casa e' vota o troppo piena e ognuno ha le sue croci - fori i nemici so' sempre er doppio degli amici cicatrici nun esistono, feriscono ogni giorno - e ssi riesci a scappa', t'accompagnano in eterno quindi nun esiste un' ascensione - er veleno dell' asfarto appesta l'anima senza redenzione nasci nella mmerda, mori pieno de mmerda, intanto - ogni goccia de pioggia e' 'na lacrima che nun ho pianto.

Daniel mendoza
Perche’ ti nascondi ? io raschio i barili dei bassifondi non conti piu’ i tramonti trascorsi trai viali sbronzi e non ci/ si fa caso se sei ubriaco fradicio l’acido che ti atterra e’ una altra crisi di panico strano ma ci convivi ci cresci e sopravvivi magari poi ti ci abitui al peggiore dei tuoi nemici restano cicatrici mentre intorno il cielo e cupo sono le tue radici e non puoi uscire piu’ dal cubo tu puoi anche fregartene ma non disfartene ti e’ tatuato addosso come il nome di una partner meglio dimenticare ogni parola ogni dettaglio uno sbaglio e finisci fatto a pezzi dentro un bagaglio poche frottole il silenzio qui cancella le pallottole paure psicologiche guai e sostanze tossiche sara’ il loro progetto oramai chiuso in un disegno ma io non passerò più un altro giorno in questo inferno.

Rit:
La paranoia ti divora in questo freddo e cupo inverno
Ora stai vivendo
Un altro giorno all’inferno
Il tuo corpo ormai barcolla e su di te non fa piu’ perno
Ora stai vivendo
Un altro giorno all’inferno
E te la prendi con chiunque hai intorno anche col padre eterno
Ora stai vivendo
Un nuovo giorno all’inferno
E si nun c’hai gnente da perde prima che arivi er sonno eterno
Forse stai vivendo
L’ ultimo giorno all’inferno.

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