Ginevra Di Marco

Madre Severa

Ginevra Di Marco


Non è giusto che le cose durino così a lungo
Pensò guardando il disertore che non voleva cadere
Il chiarore asciutto del sottoponte era quasi accogliente
Quel corpo si agitava
Era la primavera..?
O i colpi sotto la pelle,,?

Madre severa ci veglia la memoria
Ci consegna intatti alla nostra storia

Immaginò i millenni e i popoli
E avvertiva un dolce languore
Come a scorrere nelle sue vene
Fosse la materia delle stelle

Padre ricordo che anche tu facevi fatica a stare in piedi

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