Furor Gallico

Diluvio

Furor Gallico


Ero l'uomo che amava la pioggia
Giacevo beandomi del tuo scorrere
Lì tra I tuoi flutti c'è un dolce profumo
Se lo sento tra la gente mi brucia ancora dentro
Quella pioggia è forte, quella pioggia è calda
Sei caduta in estate rinfrescandomi il cuore
Ora arido e privo di tepore

Ti sei fatta ghiaccio non lasciandomi vedere
Il rancore distorceva il mio dolore
Sferzato dai tuoi venti, intriso del tuo sapore
Mi agitavo per salvarci dalla fine
Grida la tempesta, urla la tormenta
Dell'amore per la pioggia e dell'innocenza
Di un passato diverso, dell'ardore
Del tempo che ne sbiadisce il dolore

Piangevi goccie gonfie di luce sul mio viso
Sdraiati urlavamo I nostri sogni alla notte
E la luna divorava le cose lordate
Cancellandoci nell'eternità del tempo e per sempre
Era la storia dell'uomo che amava la pioggia
Che ora trema se il cielo si tinge di grigio
Inventa nuovi nomi per I fiori che sbocciano
Gioca alla vita, si maschera e ride
Di un passato immerso nell'ardore del tempo che ne sbiadisce il dolore

Grida la tempesta, urla la tormenta
Dell'amore per la pioggia e dell'innocenza
Di un passato diverso, dell'ardore
Del tempo che ne sbiadisce il dolore
Quando chiuderà gli occhi al mondo
Continuerai a cadere in modi infiniti
Ancora bagnerai le sue ossa stanche
Umide di sogni cristallini e non vissuti

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