Linea 77
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Il Mostro

Linea 77


Rifletto dentro uno specchio la mia faccia
Mentre il freddo di questa stanza
È come la stretta di un gigante che mi abbraccia
Un brivido mi afferra alla gola per buttarmi giù
Tra il letto vuoto ed il silenzio sul quale scivolo
Ma basta un attimo
Ed alimento coi miei occhi il mostro
Morboso di paure già pregusta il suo trionfo
Ma non le vedi?
Parole che ti rotolano addosso
La vita ride di te mentre fissi i tuoi stessi piedi
E non sento più l'effetto che fa
Guardo la città dall'alto mentre i mostri arrivano...
E non ti accorgi che ora sei unico
Arriva il mostro e tutti applaudono!
E poi ci sono quelle volte in cui mi do fastidio da solo
E poi ci sono quelle volte in cui mi da fastidio che mi do Fastidio da solo
Ma cosa devo fare per farmi andare bene?
Testate contro il muro o preferisci uscire
Da questa apatia generazionale del cazzo alimentata a strisce
Per meglio scappare da una realtà di fatto
Che cosa vedi?
Mia giovane mente assiderata
Con mille amici su myspace e un'altra cena in solitaria
E disteso qui sento la testa che urla
La lingua che tace, portami via da qui
Ora che vorrei nascondermi
Ora che non so resistere
Ora che vorrei solo fuggire lontano da qui
Ora che son disteso qui con la mia testa che urla
La mia lingua tace, portami via da qui
E non sai più chi sei, cosa vuoi, in cosa credi

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